Monza, 23 Settembre 2011

Il 23 settembre 2011 rimarrà una data storica per Monza.
A mezzogiorno è stato inaugurato il giardinetto di via Calatafimi, ora dedicato al ricordo di Sergio Ramelli. Alla posa della targa erano presenti le più alte cariche istituzionali della città, e non solo: il sindaco Mariani, il vice Sindaco Meloro oltre a diversi assessori tra cui quello allo sport Arbizzoni, che ha seguito l’iter burocratico dell’intitolazione. Oltre alle autorità cittadine, come a rimarcare ulteriormente l’importanza di questa intitolazione, erano presenti il Presidente della Provincia di Monza e Brianza Allevi, ed esponenti importanti della Regione Lombardia come gli onorevoli Alboni e Corsaro.

La targa in memoria di Sergio è stata scoperta dal Sindaco Mariani, che con le sue parole, facendo seguito ad alcune piccole polemiche susseguitesi nei mesi passati, ha ribadito il fatto che l’intitolazione non ha alcuno scopo politico ma vuole ricordare tutti i caduti di quei duri anni. Dopo il discorso del vice sindaco, che ha ricordato la figura di Sergio e la sua terribile storia, ha preso la parola Leonardo Bianchi, che nel 2004 ha presentato la richiesta in Circoscrizione4 e da allora si è battuto insieme a tutti noi per raggiungere questo obbiettivo dalla forte valenza simbolica. Nel suo intervento ha spiegato le motivazioni della richiesta, così come  state incise sulla targa, legate al concetto di pacificazione nazionale, e ha ricordato che sono le stesse che hanno spinto il comune di Verona a dedicare una via a Sergio a metà degli anni ottanta; proprio in virtù di queste motivazioni ha giustificato la scelta, per l’intitolazione, di un giardino per lo più frequentato da bambini e da giovani e ha concluso dichiarando: “mi auguro che loro, che sono le generazioni future, possano arrivare ad una pacificazione nazionale che oggi ancora non c’è, ed i sette anni di attesa lo dimostrano” . Hanno chiuso la cerimonia gli interventi del Presidente Allevi e di colui che fu il Pubblico Ministero del processo Ramelli, Antonino Cusumano.

L’evento è stato reso ancora più significativo dalla presenza di Guido Giraudo, coautore con un gruppo di allora ragazzi della comunità militante monzese del libro “Sergio Ramelli- Una storia che fa ancora paura”, il primo interamente dedicato alla terribile storia del giovane caduto per mano del commando di Avanguardia Operaia.

Nel tardo pomeriggio poi i militanti di Lealtà Azione hanno inaugurato la sede monzese dell’associazione, sita in via Dante 5: una accogliente “tana” per tutti coloro che vogliono battersi su posizioni non conformi in Brianza.
Alle 18 si sono aperti i battenti ad un gruppo di giornalisti e fotografi locali. Terminate le foto e le interviste a Paolo, il Portavoce di Monza e Brianza, si è iniziata le “festa di apertura” con un breve discorso del Portavoce stesso in merito a chi siamo e cosa vogliamo, per spronare i militanti e mantenere un’ “alta tensione” in vista degli impegni futuri. Dopo di che tutti sotto con aperitivo fino a sera inoltrata, per una piacevole serata tra amici (e anche qualcosa più che “amici” ) vecchi e nuovi, che certo si impegneranno coscienziosamente per promuovere Lealtà Azione sul territorio monzese e per renderla una realtà dinamica ed organicamente inserita nella vita cittadina.

Avanti Lupi!

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