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Si è svolto il 2 Marzo scorso a Lodi l’evento “Vivere Militare Est”, una giornata dedicata alla militanza articolata in due momenti, una conferenza ed un concerto, che rappresentano due modi diversi di affrontare il tema della militanza ai nostri tempi.

La conferenza, moderata dal portavoce di Lealtà-Azione Lodi, che organizzava la giornata, si è aperta con un breve ma toccante intervento di Gianmario Invernizzi, che da anni porta avanti la sua militanza nel lodigiano ed in Lombardia, che ha raccontato le spinte che lo hanno portato ad intraprendere un percorso militante e a proseguirlo nonostante le aspre vicende che con esso si sono intrecciate.

Nel secondo intervento il responsabile culturale di Lealtà-Azione ha tratteggiato un’analisi di quelli che sono i principali problemi che la costituzione e la conduzione efficace di una comunità militante comportano. Ha poi delineato alcuni principi generali per la loro soluzione, come la necessità di una Visione del Mondo che integri in una vera unità le peculiarità dei singoli militanti, ed illustrato il modo specifico con cui Lealtà-Azione li applica fattivamente.

A chiudere un intervento “a due voci” da parte di esponenti della Comunità Militante Raido, storica realtà militante romana, che hanno dato alcune precisazioni su quali siano i fondamenti sulla cui base una comunità può intendersi propriamente come tale, in opposizione a certi facili abusi della parola che oggi sembrano andare di  moda; han poi affrontato l’importanza della formazione nella comunità e trattato il tema della necessità di una trasformazione radicale della persona che porti la militanza nella quotidianità.

Al termine della conferenza, dopo un breve intervallo, è venuto il momento dei Bullets che hanno aperto per i Malnatt, che con le loro canzoni hanno raccontato storie di militanza in musica, emozionando il pubblico che ha risposto alla proposta musicale delle due band in maniera entusiastica e con una partecipazione decisamente “animata”.

Ringraziamo sentitamente tutti i convenuti, ed in special modo la Comunità Militante Raido e Gianmario Invernizzi, con i quali abbiamo potuto trascorrere una giornata dai contenuti impegnativi e pertanto  particolarmente godibile, come vuole lo stile militante.

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RESOCONTO DI RAIDO

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700 chilometri tra Roma e la Lombardia passano velocemente.

Non perchè c’è ‘Italo’ o qualche treno super-veloce, ma perchè quando ci si sacrifica per qualcosa di grande e bello, lo si fa con goia.
Passano velocemente i chilometri, infatti, quando c’è una comunità militante da incontrare, quando c’è un momento di militanza a cui partecipare, quando si incontrano dei camerati. E’ con questo spirito che noi di Raido abbiamo partecipato alla conferenza “Vivere Militare Est”, incontro organizzato da Lealtà-Azione Lodi.

Nell’ottima giornata trascorsa insieme ai ragazzi di Lealtà-Azione abbiamo potuto constatare ancora una volta che ci può essere tanta distanza, ma quando si parla di Tradizione, di comunità militante, le differenze spariscono e si parla la stessa lingua rivoluzionaria.

Arriviamo a Lodi nel pomeriggio. L’affluenza è notevole, e l’accoglienza è come sempre impeccabile. Sin nelle piccole cose, tutto dimostra di avere dietro una preparazione sia logistica sia formativa: a dimostrazione del profondo lavoro che Lealtà-Azione sta conducendo al suo interno e all’esterno.

Poco dopo le 18 inizia la conferenza, che si sviluppa toccando con mano le esperienze delle Comunità e dei singoli presenti. Così, dopo un breve intervento di saluto di Gianmario Invernizzi, la parola passa a Francesco di Lealtà-Azione, il cui intervento è principalmente focalizzato su cosa spinge un ragazzo di oggi ad intraprendere il percorso di militanza all’interno di una comunità politica. Le difficoltà, le prove da superare, le motivazioni più forti di tutto ed il forte senso di appartenenza. Inoltre, scendendo sul piano dei fatti, Francesco descrive tutte le singole attività ed i tanti progetti che questa comunità sta portando avanti, giorno dopo giorno.

Successivamente la parola passa a noi di Raido che, tramite la nostra esperienza militante, senza alcuna velleità autoreferenziale, riassumiamo per punti chiari e secchi qual è la funzione della comunità militante. Lo Stile è ciò che contraddistingue i militanti che appartengono alla Comunità ed il Metodo tradizionale ne scandisce l’Azione, fatta di sacrificio e dono impersonale. La Comunità Militante, perciò, come centro aggregatore di simili, di uomini e donne che riconoscono nella Tradizione gli unici principi autentici, e che fa della Formazione il proprio scopo. La Formazione è dare una forma alla propria azione, è mettere ordine nella propria vita: solo così si dà preminenza alla Formazione del Militante, senza il quale nessun programma politico – come ci insegna il Capitano Codreanu – può essere attuato. E nel mondo moderno, in cui tutto è invertito, far parte di una Comunità Militante è una responsabilità ed un’opportunità, perché il nemico è vivo più che mai e subdolamente si infila in qualsiasi contesto della vita di tutti i giorni per portarci dalla sua parte. E l’unica arma per combatterlo è il percorso di Formazione all’interno della Comunità Militante orientata ai principi della Tradizione.

Terminati i vari interventi, ci si prepara per il concerto in scaletta condendo l’attesa con una cena sostanziosa e fiumi di birra che fanno da sfondo al “terzo tempo” post-conferenza. Non suoneranno, purtroppo, i ragazzi de La Vecchia Sezione, bloccati a Roma da motivi di natura personale. Ma, nessuno rimane a bocca asciutta, visto l’alto livello degli altri gruppi: i Bullets prima, e i Malnatt poi, animano il pubblico. Fra sano pogo, si accende la serata che si protrae a lungo, vista la numerosa richiesta di bis.

Dopo una notte trascorsa nel Lodigiano, l’indomani riprendiamo presto la strada verso Roma. Stanchi (nel fisico) ma consapevoli (nel cuore) di aver stretto una volta di più i rapporti con una bella comunità come quella di Lealtà-Azione.

Torniamo a casa convinti, ancora una volta di più, che la Comunità militante è l’unico atto rivoluzionario in un mondo di rovine e sempre più convinti di voler proseguire su questo percorso di lotta. Di lotta, sacrificio… e vittoria!

Comunità Militante RAIDO

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