Sabato 29 marzo, ore 16.30: casello di Firenze. Non si vede l’ora di arrivare sul luogo del concerto;  un’altra mezz’oretta di macchina e finalmente ci siamo. Tra  i saluti e i doverosi ringraziamenti alla Comunità Militante Fiorentina “La Fenice” che ha organizzato questa serata e che ci ha voluto come relatori, ci si prepara per la conferenza.

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Sono presenti diverse comunità militanti che arrivano da tutta Italia. L’argomento che si andrà a trattare  coinvolge tutti, nonostante le diverse provenienze geografiche; il tema portante, oltre ad essere il titolo stesso della conferenza, è infatti il solidarismo inteso come rinascita comunitaria.

Come si può declinare questa scelta di vita in un mondo nel quale la maggior parte delle persone pensa sempre più al proprio interesse personale,  e lo  stesso Stato, invece che aiutare i suoi cittadini, li affama?  Da qui sorge spontanea un’ulteriore domanda: è possibile uscire da questo circolo vizioso in cui realmente l’occasione fa l’uomo ladro?

La riflessione che si sviluppa vuole porre fin da subito un particolare accento sul presupposto fondamentale su cui vengono edificati il pensiero e l’azione di Lealtà Azione. Il nostro obiettivo vuole e deve essere la ricostruzione di quella Patria che non c’è più,  partendo proprio dalla costituzione di una comunità umana fondata sul solidarismo, che altro non è che cameratismo,ovvero legame effettivo di fratellanza.

Questo perché, al centro del sistema solidarista, non si ha l’individuo caratteristico del sistema liberale,  ma la persona, considerata all’interno della sua comunità, dalla quale riceve innanzitutto la formazione e l’educazione e di seguito una rete di rapporti umani che le permettono di realizzarsi completamente.

Da un  punto di vista prettamente teorico, per realizzare un solidarismo organico è necessario che l’attività umana si svolga secondo una gerarchia di valori, che pone al primo posto l’azione umana e spirituale e in seguito quella politica, economica e finanziaria.

E, pur sapendo che esso è ambizioso e che richiede un lungo e, a tratti, difficile percorso, l’operato di Lealtà Azione e di Bran-Co è volto proprio al raggiungimento di tale traguardo: elevare spiritualmente il militante affinché abbia fondamenta ben salde per vivere coerentemente.

La serata si svolge in un clima di sereno dialogo, dove la Comunità Militante Fenice invita l’associazione Bran-Co e Lealtà Azione a raccontare ai presenti le proprie iniziative, che vengono prese ad esempio di azione solidarista, prima fra tutte la raccolta per Pinocchio, l’asilo italiano di Zara.

Tutto nell’ottica di ricordare a chi ci ascolta che l’azione di Lealtà Azione e di Bran-Co deve perseguire un progetto ben preciso: esse non decidono di realizzare un’iniziativa per avere un tornaconto personale o per farsi belle agli occhi dei benpensanti; ma perché credono fermamente che la ricostruzione della Patria parta proprio dall’aiutare chi è in difficoltà, chi crede ancora che essere italiano significhi qualcosa e che quindi vuole preservare la sua identità e la sua dignità, senza aver bisogno di farsi sterile pubblicità o di ricavare qualcosa dal punto di vista economico. E questo deve tornare ad essere il vero senso del solidarismo e del comunitarismo: abbandonare quella “voglia di fare” solo per avere uno spazio sul giornale e donare completamente il proprio tempo mettendosi al servizio della comunità stessa per raggiungere l’obiettivo primario. Altro non  è che quanto spinge il pensiero e l’azione di Lealtà Azione: raggiungere l’obiettivo senza perdere mai di vista i principi fondamentali della comunità.

Ciò che è emerso dal confronto di Lealtà Azione con le realtà presenti è stato proprio il senso di gratitudine verso tutte quelle persone che hanno voluto farsi aiutare. Perché realmente una comunità “ha quel che ha donato”.

Come si può vedere dal mondo che ci circonda, parlare di Patria ha perso ormai il suo senso più spirituale. Proprio per questo chi milita all’interno di una comunità deve considerare quest’ultima come piccola Patria, che funge da palestra per ricostruire la grande Patria anche all’esterno.

L’azione solidarista di Lealtà Azione e Bran-Co ha proprio questo intento: coniugare i principi della comunità militante all’esterno attraverso aiuti concreti nei confronti di quanti li richiedono. E se per caso questo non andasse bene al mondo, il militante potrà sempre contare sulla sua piccola Patria, che in occasioni come quella di sabato sera tanto piccola poi non sembra.

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